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Opinions & news Archive 2009-2018

ATTACCO DI PICOZZA E RISPOSTA DI BALDACCI

Il volume appena uscito della rivista “Metafisica”, organo della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, (anno 2010 n. 9/10 stampato nel dicembre 2011), contiene due violenti attacchi al Presidente e al vice Presidente della nostra Associazione, Paolo Baldacci e Gerd Roos: uno a firma di Paolo Picozza e l’altro anonimo, ma chiaramente scritto dallo stesso autore.

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ANCORA SULLA DATA DELLA LETTERA DEL 26.01.1910

In un contributo scientificamente modesto quanto pieno di livore pubblicato nella rivista “Metafisica”, anno 2010 n. 9/10, stampato nel dicembre 2011 (Betraying de Chirico: la falsificazione della storia di de Chirico negli ultimi quindici anni), Paolo Picozza, prendendo lo spunto dall’uscita del saggio di Gerd Roos nel catalogo della mostra fiorentina di Palazzo Strozzi del 2010, e del nostro volume di Atti del Convegno di Studi sulle origini e gli sviluppi dell’arte metafisica (Milano, ottobre 2010), torna sulla ormai annosa, e direi stantia, questione della data della famosa lettera di de Chirico a Gartz del 26 gennaio 1910.

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LETTERA DI NIKOS VELISSIOTIS

L’Archivio dell’Arte Metafisica considera in modo molto positivo lo svilupparsi di dibattiti anche vivaci sui diversi problemi di volta in volta suscitati dalle nostre prese di posizione o interpretazioni in merito alla storia della metafisica stessa o dei suoi protagonisti.

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Paolo Baldacci. IL RISCHIO DELLE AUTENTICHE. A PROPOSITO DI UN RECENTE EPISODIO CHE HA PORTATO ALLA SCOPERTA DI UN FALSO “DISEGNO” DI GIORGIO DE CHIRICO.

Nell’ultima delle due pagine annuali di informazioni che l’Archivio pubblica sul GdA (“Il Giornale dell’arte”, n. 336, novembre 2013, p. 19) affermavo che un attendibile servizio di certificazione può essere fornito solo nell’ambito del complesso lavoro che presiede – o almeno dovrebbe presiedere – alla redazione del Catalogo Ragionato di un artista.

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IN ASTA A NEW YORK UN DE CHIRICO DEL 1914 DICHIARATO FALSO DALL’AUTORE

Non possiamo che rallegrarci del fatto che la Fondazione de Chirico, negli ultimi tempi, abbia riconosciuto l’autenticità di opere che fino a ieri si ostinava a dichiarare false. Per due motivi: il primo è che da circa vent’anni noi dicevamo che erano autentiche, e come tali le avevamo pubblicate; il secondo è che il riconoscimento dell’autenticità di questi quadri, tutti di alta epoca, rende sempre più insostenibile, togliendole un puntello ogni giorno, la teoria della precoce falsificazione di de Chirico, addirittura risalente al 1926, finora sostenuta dalla Fondazione e contro la quale ci battiamo da tempo.

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