Per quanto riguarda le mostre, fin da prima della creazione dell’Archivio, Paolo Baldacci e Gerd Roos hanno collaborato a importanti esposizioni nazionali e internazionali, ognuna delle quali ha sviluppato un obiettivo storico scientifico particolare.
Nel 2001-2002, la mostra di de Chirico e Savinio (Düsseldorf – Monaco di Baviera) ha messo in luce la collaborazione dei fratelli de Chirico nella creazione dell’estetica metafisica, rompendo il tradizionale ordine espositivo cronologico, sostituito da un ordine tematico che evidenziava come Savinio avesse affiancato il fratello con una sua particolare interpretazione pittorica dei temi legati alla memoria, all’infanzia, alla preistoria e all’identità nazionale-culturale, prima trattati solo in musica e letteratura.
Die Andere Moderne. De Chirico Savinio, catalogo della mostra (Düsseldorf, Kunstsammlung Nordrhein-Westfalen, 15 settembre-2 dicembre 2001; Monaco, Städtische Galerie im Lenbach-Haus, 20 dicembre 2001-10 marzo 2002), a cura di Paolo Baldacci, Wieland Schmied, Hatje Cantz Verlag, Ostfildern 2001
Nel 2002-2003, la grande antologica di Alberto Savinio (Milano) in collaborazione con Pia Vivarelli ha scavato a fondo nell’immaginario e nelle fonti visive del Dioscuro minore. Alla fine del 2003 è stata la volta di de Chirico e del suo tema più ambiguo e difficile da interpretare, quello dei “gladiatori”. Il catalogo dà la più completa lettura delle implicazioni di questo soggetto e delle sue fonti letterarie, visive e psichiche, con un Catalogo Ragionato completo di tutte le opere fino ai primi anni ’30.
Alberto Savinio, catalogo della mostra (Milano, Fondazione Mazzotta, 29 novembre 2002-2 marzo 2003) a cura di Pia Vivarelli, Paolo Baldacci, Mazzotta, Milano 2002
Giorgio de Chirico. Gladiatori 1927-1929, catalogo della mostra (Varese, Villa Panza, 4 ottobre-14 dicembre 2003), a cura di Paolo Baldacci, Skira editore, Milano 2003
Nel 2007, la mostra antologica di de Chirico a Palazzo Zabarella (Padova) ha consentito di proporre una carrellata ricca e irripetibile degli anni 1919-1924 con le prime repliche metafisiche e le diverse declinazioni delle “piazze” e delle “ville” romane, accompagnata da un testo critico che costituisce la prima completa monografia su de Chirico, sui suoi temi e sulla sua evoluzione artistica dal 1908 alla morte 1978. La mostra fiorentina De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile (2010) è stata la prima realizzata dallo staff dell’Archivio insieme alla Fondazione Palazzo Strozzi e ha messo in luce l’affinità di ricerche tra de Chirico e alcuni grandi protagonisti del Surrealismo. Questo itinerario espositivo è culminato alla fine del 2015 con la rassegna sulla metafisica ferrarese e i suoi rapporti con le avanguardie europee (Palazzo dei Diamanti, Ferrara) poi proseguita alla Staatsgalerie di Stoccarda. La mostra ferrarese è stata fondamentale non solo perché ha consentito di riunire un gruppo di opere di de Chirico e Carrà che mai si erano potute vedere l’una accanto all’altra dal momento della loro creazione a oggi, ma soprattutto perché ha rivoluzionato la lettura della metafisica ferrarese mettendo in rilievo i tratti che la distinguono profondamente da quella del periodo iniziale (1909-1911) e del periodo parigino.
De Chirico, catalogo della mostra (Padova, Palazzo Zabarella, 20 gennaio-27 maggio 2007), a cura di Paolo Baldacci, Gerd Roos, Marsilio, Venezia 2007
De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus. Uno sguardo nell’invisibile, catalogo della mostra (Firenze, Palazzo Strozzi, 26 febbraio-18 luglio 2010), a cura di Paolo Baldacci, Guido Magnaguagno, Gerd Roos, Mandragora Editore, Firenze 2010
De Chirico a Ferrara. Metafisica e avanguardie catalogo della mostra (Ferrara, Palazzo dei Diamanti, 14 novembre 2015-28 febbraio 2016), a cura di Paolo Baldacci e Gerd Roos, Ferrara, Ferrara Arte 2015
Giorgio de Chirico. Magie der Moderne, catalogo della mostra (Stoccarda, Staatsgalerie 18 marzo-3 luglio 2016), a cura di Paolo Baldacci, Christiane Lange, Gerd Roos, Sandstein Verlag 2016
Nel 2020 e 2021 si è infine offerta l’occasione di approfondire il periodo parigino della metafisica insieme con le sue origini tedesche. Le due mostre Giorgio de Chirico. La Peinture Métaphysique (Musée de l’Orangerie, a cura di Paolo Baldacci e Cécile Girardeau) e Giorgio de Chirico Magische Wirklichkeit (Hamburger Kunsthalle, a cura di Paolo Baldacci e Annabelle Görgen-Lammers), hanno infatti dato la possibilità di far vedere l’estrema indipendenza della nuova concezione artistica di de Chirico pur nell’appropriazione dei principali fondamenti del linguaggio pittorico modernista.
Giorgio de Chirico. La Peinture Métaphysique, catalogo della mostra (Parigi, Musée de l’Orangerie, 1 aprile-13 luglio 2020), a cura di Paolo Baldacci e Cécile Girardeau, Edizioni Musées d’Orsay et de l’Orangerie/Hazan, Parigi 2020
Giorgio de Chirico Magische Wirklichkeit, catalogo della mostra (Amburgo, Hamburger Kunsthalle, 22 gennaio-25 aprile 2021), a cura di Paolo Baldacci e Annabelle Görgen-Lammers, Hirmer Verlag, Monaco 2020