In seguito alla pubblicazione in questa rubrica del “Commento” di Paolo Baldacci alla risposta del Professor Picozza alla sua “Lettera aperta”, la Fondazione de Chirico ha provveduto a inserire, nelle copie dell’edizione in lingua inglese del numero 9/10 della rivista “Metafisica”, il seguente trafiletto in calce all’articolo di Paolo Picozza, Betraying de Chirico.
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Il 30 marzo scorso, il professor Paolo Picozza, presidente della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, ha riposto alla “lettera aperta” del nostro presidente Paolo Baldacci con una missiva di otto pagine che qui riproduciamo.
L’Archivio dell’Arte Metafisica considera in modo molto positivo lo svilupparsi di dibattiti anche vivaci sui diversi problemi di volta in volta suscitati dalle nostre prese di posizione o interpretazioni in merito alla storia della metafisica stessa o dei suoi protagonisti.
In un contributo scientificamente modesto quanto pieno di livore pubblicato nella rivista “Metafisica”, anno 2010 n. 9/10, stampato nel dicembre 2011 (Betraying de Chirico: la falsificazione della storia di de Chirico negli ultimi quindici anni), Paolo Picozza, prendendo lo spunto dall’uscita del saggio di Gerd Roos nel catalogo della mostra fiorentina di Palazzo Strozzi del 2010, e del nostro volume di Atti del Convegno di Studi sulle origini e gli sviluppi dell’arte metafisica (Milano, ottobre 2010), torna sulla ormai annosa, e direi stantia, questione della data della famosa lettera di de Chirico a Gartz del 26 gennaio 1910.
Il volume appena uscito della rivista “Metafisica”, organo della Fondazione Giorgio e Isa de Chirico, (anno 2010 n. 9/10 stampato nel dicembre 2011), contiene due violenti attacchi al Presidente e al vice Presidente della nostra Associazione, Paolo Baldacci e Gerd Roos: uno a firma di Paolo Picozza e l’altro anonimo, ma chiaramente scritto dallo stesso autore.
Ho promesso ai nostri soci e ai nostri lettori di rendere pubblici i principali atti istruttori e processuali della vicenda giudiziaria conclusasi nello scorso luglio, e di altre che mi hanno riguardato in conseguenza del cortese interessamento che la Fondazione de Chirico dimostra per la mia persona fin da quando, nel 1997, mi dimisi dal loro Consiglio Direttivo e dal Comitato per le autentiche lasciandoli liberi di rimodellare la figura artistica e umana di Giorgio de Chirico seguendo un metodo prettamente agiografico e ignorando i risultati della ricerca storica.
Cliccando qui potete scaricare il file con le ricerche più aggiornate sulle origini e la storia della famiglia Chirico o Kiriko da Ragusa a Costantinopoli (circa 1720 – 1870). Dal volume di Paolo Baldacci di prossima pubblicazione.
Purtroppo, sembra non esserci un limite al proliferare delle mostracce di Giorgio de Chirico e al loro basso livello. Complici amministrazioni comunali e assessorati alla cultura, assetati di apparire ma incapaci di valutare e di scegliere, buoni solo a buttar via i soldi dei cittadini per manifestazioni degradanti che nulla hanno di educativo, anche se paradossalmente finiscono per essere molto istruttive sui meccanismi che regolano il nostro oggi più che mai disgraziato paese.