Si è aperta il 29 settembre a Milano a Palazzo Reale una mostra “antologica” di Salvador Dalí, il pittore catalano famoso per i suoi baffi a punta, per le sue eccentricità e per la tecnica sapiente e minuziosa (fino al 30 gennaio 2011).
Avevamo tolto dal nostro sito questa notizia con il relativo commento per due motivi. Anzitutto essa era superata dal successivo e più ampio articolo “Origini e storia della famiglia de Chirico” immesso nel Notiziario in data 2011/10.
Mostra a Ischia, Complesso Museale di Villa Arbusto: De Chirico all’orizzonte. Un’odissea di luci e di idee
L’enigma di De Chirico
Bozzetti e figurini per “I Puritani” del I Maggio Musicale Fiorentino
La vicenda artistica e personale di de Chirico è uno dei problemi irrisolti nella storia della cultura del XX secolo. Nessuno dei grandi protagonisti che lasciarono il segno nei trent’anni che vanno dal 1909 alle soglie della seconda guerra mondiale, è così difficile da conoscere, da capire e da interpretare. De Chirico, come ha recentemente scritto Wieland Schmied, non ha fatto altro per tutta la vita che spargere false tracce e falsi indizi su di sé, sulle sue origini e sulla genesi della sua opera. Le indagini sulla sua persona le considerava come sguardi indiscreti che lo turbavano nel profondo e, invece che aiutarle, le ha ostacolate e depistate.
Alla fine del 2008 apparve in libreria, edito da Bompiani, il primo volume della edizione critica degli “Scritti” di Giorgio de Chirico, a cura di Andrea Cortellessa. Raccontiamo come ci fu impedito di pubblicare, sia sulla stampa nazionale sia su riviste scientifiche, un motivato intervento critico su quest’opera:
Paolo Baldacci – Gerd Roos, Il divieto di critica. Il caso dell’edizione Bompiani degli “Scritti” di Giorgio de Chirico.
Il 9 aprile 2010 si è inaugurata a Roma, al Palazzo delle Esposizioni, la mostra La natura secondo de Chirico, a cura di Achille Bonito Oliva (aperta fino all’ 11 luglio 2010). La mostra propone 143 opere del maestro divise per gruppi tematici e disposte in ordine diacronico (solo 9 le opere del periodo metafisico).
Paolo Baldacci, La Natura secondo de Chirico (recensione alla mostra di Roma)
Offriamo ai nostri lettori un motivato commento alla mostra in corso fino all’11 luglio al Palazzo delle Esposizioni di Roma.
Alla fine dello scorso febbraio 2010 si è inaugurata a Firenze a Palazzo Strozzi la mostra De Chirico, Max Ernst, Magritte, Balthus – Uno sguardo nell’invisibile, a cura di Paolo Baldacci, Guido Magnaguagno e Gerd Roos (aperta fino al 18 luglio 2010). La mostra, che è stata realizzata in collaborazione con l’ Archivio dell’Arte Metafisica, comprende oltre 100 opere in uno splendido allestimento nella cornice rinascimentale di Palazzo Strozzi e sviluppa il tema della rivoluzione portata nel XX secolo dall’arte di de Chirico spiegando, anche con un chiaro e accessibile apparato didascalico, l’influenza che essa ebbe sui maggiori artisti e sulle correnti pittoriche del novecento.
Alla fine del 2009 è uscito a Roma il libro di Claudio Crescentini, Giorgio de Chirico – L’enigma velato, erreciemme edizioni (pp. 255), con un saggio introduttivo di Maurizio Calvesi. Il volume, concepito solo per portare acqua a quel che resta delle note tesi calvesiane, si segnala soprattutto per questo saggio introduttivo, nel quale – senza fare una piega – Calvesi abbandona di punto in bianco oltre tredici anni di cocciute polemiche sull’identificazione dei quadri del 1909 nominati da de Chirico nella lettera del 26 gennaio 1910 all’amico Fritz Gartz.
l 2 febbraio 2009 si è svolta a Roma all’ Accademia Nazionale di San Luca, luogo caro alle memorie dechirichiane, una Giornata di Studi in onore della compianta professoressa Pia Vivarelli, grande studiosa di Savinio e di de Chirico, nonché di arte moderna e contemporanea italiana.